Le Montagne della Follia è un racconto horror di fantascienza scritto da H.P. Lovecraft nel 1931 e pubblicato nel 1936 sulla rivista Astounding Stories. È considerato una delle opere più significative di Lovecraft e una pietra miliare del genere Cosmic Horror.
La storia narra le vicende di una spedizione scientifica antartica dell'Università di Miskatonic, guidata dal geologo William Dyer. La spedizione scopre le vestigia di un'antica civiltà aliena, costruita da creature note come gli Antichi (o Old Ones). Gli Antichi erano creature enormi, con corpi a forma di barile e ali membranose, arrivati sulla Terra milioni di anni fa e responsabili della creazione della vita come la conosciamo.
La spedizione si addentra ulteriormente nelle montagne, scoprendo una città ciclopica, testimonianza dell'avanzata tecnologia e della complessa cultura degli Antichi. All'interno della città, trovano anche delle misteriose creature conosciute come Shoggoth, entità amorfe create dagli Antichi come forza lavoro, ma che si sono ribellate ai loro creatori.
La spedizione è decimata dagli Shoggoth e dagli Antichi ancora in ibernazione. Dyer e uno studente, Danforth, riescono a fuggire, ma l'esperienza li segna profondamente. Danforth impazzisce dopo aver intravisto qualcosa oltre la comprensione umana, mentre Dyer decide di raccontare la sua storia come monito per l'umanità, affinché non osi disturbare i segreti celati nelle profondità dell'Antartide.
Elementi Chiave del Racconto:
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